Per la trasformazione del seme, in considerazione del fatto che in Umbria ci sono pochi frantoi che lavorano queste quantità ridotte di seme e del fatto che ci siamo trovati bene l’annata produttiva precedente, abbiamo confermato le lavorazioni al Frantoio Cartechini di Macerata, confermando anche la possibilità di poter allargare il progetto a più regioni quando ci sia la volontà di sperimentare, di investire tempo e condividere conoscenze. L’essiccazione ed il vaglio dei semi è stata in parte fatta in casa e in parte commissionata. Le attrezzature a disposizione, realizzate col progetto, consentono una lavorazione del seme non troppo rapida quindi la programmazione della trebbiatura è fondamentale. Anche in presenza di programmazione, ma con condizioni metereologiche sfavorevoli è necessario portare parte del seme fuori perché i macchinari a disposizione non hanno la capacità produttiva necessaria.
Resa complessiva della lavorazione del seme dopo ulteriore vagliatura:
Seme lavorato 7,78 q
Olio ottenuto 100 l
Farina ottenuta 6,20 q
Per la parte delle lavorazioni legate alla paglia di canapa non siamo ancora in grado di dare dei dati aggregati, anche le macchine per la filiera abbiamo cercato di produrle localmente dando una indicazione di “trasportabilità”. Piuttosto che muovere le merci o solamente le merci, vista la dimensione poderale, ci siamo orientati verso un macchinario potente, ma non fuori scala rispetto alle potenze disponibili nelle aziende agricole e trasportabile con un container. L’idea è di non avere una grande estensione industriale con stoccaggio e lavorazione, ma un piccolo impianto movibile e alimentabile in qualsiasi azienda.